11 giugno 2014

Il viaggio degli scienziati

Fabio D'Angelo, Scienze e viaggio: ingegneri e architetti del Regno delle Due Sicilie, Villasanta, Limina mentis, 2014.


L’impegno della dinastia borbonica nella creazione di infrastrutture sul territorio meridionale è al centro di questo lavoro, che si inserisce in un importante filone di studi capace di incrociare la storia politica e sociale con la storia delle istituzioni, attraverso alcune fisionomie di ingegneri e architetti, visti nel loro processo formativo e operativo sette-ottocentesco.
Fabio D'Angelo fa riferimento ai trattati di architettura utilizzati per formare questi scienziati-artisti, affronta le innovazioni nei metodi di progettazione legati alle esigenze dello Stato nuovo di impostazione napoleonica, in cui i tecnici erano chiamati a costruire ma anche ad abbellire le città; ricostruisce il clima in cui si realizzano “primati”, come quello sul Garigliano dell’ingegnere Luigi Giura, chiamato a costruire i primi ponti in ferro nelle città. E nelle scuole si incontrano cultura classica e scientifica, nel clima degli intensificati scavi di Ercolano e Pompei.
Gli ingegneri e gli architetti meridionali sono in molti casi esponenti di quadri qualificati e lo Stato investe nella preparazione, cercando di dare loro una educazione di spessore internazionale, da acquisire attraverso il viaggio scientifico e di istruzione. Si va dalla spedizione settecentesca di Dillon e compagni, all’importante viaggio all’estero dei mineralogisti nel 1789 su suggerimento dell’ingegnere militare Giuseppe Parisi, a quello di Luigi Giura e Filippo Cassola, alla valutazione di brillanti carriere, come nel caso di Antonio Maiuri, possibile sia grazie al magistero di Afan De Rivera sia alle conoscenze acquisite in Italia e all’estero.
Fa da sfondo a questo percorso di ricerca un interrogativo chiave che è culturale e quindi di metodo, circa il ruolo dello Stato in un paese che aspira a inserirsi da protagonista nel quadro europeo.  
                                                             Renata De Lorenzo



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